Christmas Blues - Cos'è e come affrontarlo
Londra, Italia, il giornale degli Italiani di Londra, ha pubblicato in dicembre questo articolo sull'ansia e lo stress che spesso precedono le feste natalizie, e su come possiamo affrontarli.
(http://www.londraitalia.com/lifestyle/christmas-blues-cose-e-come-affrontarlo/)
In Inglese si chiama Christmas Blues. Non si tratta di un genere musicale tipico delle feste invernali a New Orleans, ma di quello stato di disagio, che a volte può raggiungere la depressione, di cui molti soffrono al sopraggiungere del periodo natalizio.
In Italiano è chiamato “ansia pre-natalizia”. Di solito comincia a manifestarsi nei primi giorni di novembre, quando negozi e media iniziano ad inviare messaggi, più o meno subliminali, di come il Natale debba essere scintillante, pieno di gioia, ricco, condiviso con i propri cari.
A Londra, in particolare, le vetrine traboccano di idee regalo e addobbi natalizi. Ma l’esperienza che alcuni provano visitando i vari Selfridge’s e Harrods, o passeggiando a Oxford Street, può talvolta non essere così piacevole come dovrebbe.
Quali sono le ragioni che portano alcune persone a soffrire di ansia e tristezza durante le feste natalizie? Ecco le quattro più comuni:
STRESS. La scadenza del 24 dicembre provoca le stesse reazioni che potrebbero derivare da una scadenza lavorativa. Entro quella data occorre acquistare i regali, completare l’organizzazione di eventi sociali – e relativo shopping – e addobbare adeguatamente la casa, perché gli altri se lo aspettano da noi e perché questi sono i messaggi con cui veniamo costantemente bombardati. Questa pressione sociale, unita al cambio della routine quotidiana e ad eccessive e irrealistiche aspettative, possono portare malessere e disagio. Vi contribuiscono anche gli eccessi, in termini di cibo ed alcool, che i vari eventi sociali portano con sé, e la riduzione del tempo libero, che avremmo altrimenti dedicato ad altro.
PREOCCUPAZIONE PER LE PROPRIE FINANZE
L’acquisto dei regali e l’organizzazione di cene e pranzi comportano affrontare spese a volte ingenti, da cui potrebbero conseguire debiti o, comunque, necessarie rinunce nel periodo post-natalizio.
SOLITUDINE O PERDITE
Per chi è solo, per chi ha perduto una persona cara, per chi si trova a dover confrontare il Natale in arrivo con quelli passati, lo stereotipo delle feste natalizie da trascorrere felicemente in famiglia può causare seri problemi di depressione.
RIFLESSIONI E BILANCI
Con l’avvicinarsi del Natale, e quindi della fine dell’anno, viene spontaneo fermarsi a riflettere sugli obiettivi che abbiamo raggiunto durante l’anno, che spesso non riflettono i propositi che ci eravamo prefissati. Chi soffre di bassa autostima può vedere in questa mancata realizzazione una conferma dei propri pensieri negativi e delle convinzioni che limitano il raggiungimento del proprio potenziale.
STRATEGIE
Per evitare di trovarsi a soffrire eccessivamente durante questo periodo, si possono utilizzare alcuni utili accorgimenti che aiutano a prevenire o ad affrontare efficacemente il Christmas Blues.
1) Anzitutto, rifiutare la “perfetta”, stereotipata rappresentazione del Natale, così come vorrebbero imporci i media o alcune persone che ci circondano. Cercare di prenderlo per ciò che è: una festa che ha radici religiose e che trova la sua essenza nel sentirsi più vicini agli altri, che si tratti di famiglia, amici o comunità sociale. E’ importante abbassare le aspettative ma anche cercare di portare l’attenzione non su cosa si aspettano da noi gli altri ma su cosa significa per noi un “perfetto Natale”; farsi domande quali ‘In che modo posso cercare di stare bene? Con quali persone voglio veramente trascorrerlo? A chi desidero veramente fare dei regali?’ e agire di conseguenza; cercare di imporre i nostri valori natalizi, non quelli degli altri.
2) In tema di regali, tenere a mente che la perfezione non esiste e che il dono migliore è quello che l’altro desidera. Recenti ricerche hanno dimostrato che, se si regala qualcosa espressamente richiesto dall’altro, si sacrifica il fattore sorpresa a fronte di un minore stress e di una maggiore soddisfazione di colui che lo riceve. Questo anche nel caso in cui il valore economico del dono richiesto sia più basso del regalo che avremmo scelto noi.
3) Sempre a proposito di regali, cercare di regalare, laddove possibile, un’esperienza piuttosto che un oggetto. Svariate ricerche hanno dimostrato che chi dona preferisce fare regali materiali: tuttavia, se si tratta di spendere per se stessi, l’acquisto di esperienze apporta maggiore soddisfazione e sensazioni positive di quello effettuato per cose materiali. E lo stesso vale quando il regalo si riceve da altri.
4) Definire, ben prima dell’inizio dello shopping natalizio, il budget che vogliamo/possiamo assegnare all’acquisto dei doni e agli eventi sociali. E attenersi a questo, tenendo a mente che spenderemo per cose che probabilmente gli altri non desiderano o di cui non hanno bisogno.
5) Affrontare una festività dopo aver subito una perdita o aver affrontato un difficile cambiamento è una prova difficile. Per superarla, è consigliabile cercare di tenere a bada i propri pensieri e concentrarsi sul presente, evitando di “ruminare” su cosa avrebbe potuto essere questa festività se ancora fosse con noi la persona che ci manca o se la nostra situazione personale o familiare fosse quella del Natale passato. Focalizzare l’attenzione su quello che abbiamo oggi, anziché soffermarsi su quello che abbiamo perduto, e prendere iniziative che ci portino a pensare, sentire ed agire rivolti al futuro, dando un taglio netto al passato.
6) Il Natale e la fine dell’anno, e i giorni di vacanza ad essi collegati, ci portano ad avere più tempo per noi. Questo può significare anche trovarsi a tirare le somme sui risultati conquistati nel corso dell’anno. E se quanto abbiamo raggiunto non rispecchia gli obiettivi che ci siamo prefissati a gennaio, sono maggiori le probabilità di cadere nella trappola della tristezza e depressione. E allora, va bene soffermarsi su cosa abbiamo raggiunto, ma sempre tenendo conto della situazione da dove siamo partiti. A volte siamo noi, prefissandoci obiettivi non specifici e magari irrealistici, a sabotare involontariamente il loro raggiungimento.
Da ultimo, ricordarsi di non trascurare il benessere fisico e spirituale, ad esempio praticando esercizio fisico e meditazione. Entrambi favoriscono il rilascio di endorfine, che aumentano il livello di benessere e riducono gli effetti dell’ansia.
Se però, nonostante tutto, lo stato d’ansia e di tristezza permane, è consigliabile rivolgersi ad uno specialista.
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